09/10/10

Anteprima dell' intervista di Paul Wesley sul prossimo numero di Vanity Fair Italia



«La mia giornata comincia così: con una persona che mi mette sulla faccia una cosa che assomiglia al sangue». Nulla di strano quando si deve interpretare un vampiro. E Paul Wesley, 28 anni, di origini polacche, da un anno e mezzo è il volto (insanguinato) di Stefan Salvatore, uno dei protagonisti di The Vampire Diaries, la serie tv americana (in onda su Mya) tratta dai libri di L.J. Smith, che segue le vicende di due fratelli vampiri che lottano per l'anima di una ragazza. A Paul è toccata la parte del buono. «Ma Stefan è un personaggio complesso e a poco a poco verrà fuori il suo lato oscuro», precisa l'attore.

Il lato oscuro ha a che fare con il sangue che ha sulla faccia?
«In un certo senso sì, ma non posso svelare la trama. Non vado pazzo per il trucco, ma il risultato finale è sempre impressionante».

Le piace essere un vampiro?
«Sì, è divertente. Non tanto perché mordo, la cosa più interessante sono i super poteri del personaggio».

Segue la saga di Twilight?
«No, ho visto solo qualche scena. Ma devo ringraziare Twilight perché mi ha dato un lavoro: senza Robert Pattinson e i suoi film, non credo che sarebbe mai stato prodotto The Vampire Diaries».


L'intervista completa sul numero 41/2010 di Vanity Fair, in edicola il 13 ottobre.

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